
PRESENTA
Dentro Roma
Fotografie di Massimo Listri

Un Racconto per Immagini.
Trecento foto invitano i lettori a vivere un’esperienza estetica della Città Eterna, attraverso “l’arte di rappresentare l’arte” di Massimo Listri. Maestro internazionalmente noto come fotografo di architettura, in particolare d’interni, Listri rifiuta le iconografie convenzionali e propone un’interpretazione della fotografia che trasforma tutti i luoghi in interni caratterizzati da un’insolita intimità. Entrando nel cuore di Roma, e dimostrando che un clic può rendere omaggio allo spazio architettonico meglio dell’esperienza diretta, questo volume documenta anni di lavoro e gli esiti di un reportage realizzato ad hoc.

Massimo Listri, un’arte, uno stile.
Definito eroe della bellezza, è alla ricerca del bello assoluto che, a suo avviso, rispetta necessariamente i canoni classici.
La bellezza è, innanzi tutto, quella insita nei luoghi, che Listri da anni seleziona con cura. Raffigura tendenzialmente ciò che ama: i soggetti dei suoi scatti sono per lo più interni ricchi di arte e di storia, che diventano oggetti del suo desiderio, giacché le sue scelte di artista coincidono spesso con quelle di colto e vorace collezionista.
I Volti di Roma.




Il volume propone una rassegna di fotogrammi dedicata ai «Volti di Roma». Malgrado il genere del ritratto abbia dato l’incipit alla sua carriera, per Listri riprendere la figura umana è diventato inconcepibile. Senza contraddirsi, coglie nel marmo e nel bronzo l’erompente vitalità dei romani. Nella grandiosità dei volumi e nella ricchezza dell’ornato, mette a fuoco l’intensa espressività dei volti del Bernini, che conservano la schietta fisionomia, nobile e popolana, dei personaggi della suburra. L’apparecchio fotografico scova, nei meandri dell’architettura, gli sguardi più penetranti: angelici o dannati, pervasi dall’attivismo o dal dolce far niente, dal fatalismo del carpe diem o dall’estasi devozionale.
L’Itinerario Tematico
Le immagini dedicate agli «Scrigni di cultura» sono sofisticate, divorate dall’horror vacui e pervase da un’inesprimibile quiete. Propongono un viaggio nei centri propulsori della conoscenza e del collezionismo, che per secoli hanno conferito all’Urbe un primato culturale. Il grandangolo si contrae e si dilata, per imprimere i lavori di ebanisteria delle librerie più maestose, dalla Vaticana alla Casanatense, come le curiosità racchiuse nelle teche di Palazzo Primoli o del Museo di Arte Sanitaria.
Le immagini della seconda sezione, dedicata ai «Palazzi del potere», sono dominate da colori che sfavillano in un mondo tonale di calda plasticità. Inediti ritratti d’interni delle principali sedi istituzionali e delle dimore aristocratiche descrivono una città opulenta, che per due millenni è stata al centro del potere. Accanto alla scala monumentale, che domina le ampie prospettive del Salone dei Corazzieri o delle gallerie principesche, l’obiettivo esalta la raffinatezza dell’arredo di tanti salottini e studioli.
Le fotografie raccolte nella terza sezione del volume, dedicate agli «Spazi sacri», lanciano un appello alla spiritualità pura, imbarcando i lettori in un’avventura mistica nella complessità dell’architettura cultuale. Calcando le geometrie rinascimentali o assecondando i vorticosi ritmi del Barocco, fanno sentire i lettori partecipi di un disegno divino. Il dinamismo delle volte rigonfie e costolate e quello delle pareti modulate con sagome che si sovrappongono, comunica, nella miracolosa armonia di equilibri azzardati, una magia soprannaturale. Alcuni scatti condensano nel frammento il glorioso vibrare e il latente mistero di questa magnifica spazialità religiosa. La penombra delle catacombe e delle cripte più antiche diverge dal bagliore delle cupole, che sembrano costruite per gli angeli e i santi, più che per gli uomini.
Segni del Classico.
Il volume si apre celebrando il mito di Roma. Sfogliando adagio, una dopo l’altra, le pagine della sezione intitolata «Segni del classico» s’incontrano immagini metafisiche, che puntano all’evocazione simbolica. Nell’incontrastata monocromia che inneggia al bianco, fa balenare lampi colorati: blu cobalto al Quirinale, verde smeraldo a Palazzo Altemps e giallo oro a Palazzo Farnese. Ai Musei Vaticani come alla Centrale Montemartini manipola la saturazione dei colori per accendere gli sfondi e far spiccare il candore delle silhouette in gesso o in marmo.
I «Paesaggi immaginati» sono caratterizzati da un accento romantico, permeato da una pagana malinconia. Descrivono la straordinaria commistione tra cultura e paesaggio laziale, elogiando il carattere pittoresco di una città giardino ante-litteram. Nei soffitti affrescati e spesso svaniti, nei trompe l’oeil e negli intarsi, scopre una natura inanimata, in bilico tra fantasia e realtà. Nel ritrarre il paesaggio en plein air, sembra voler geometrizzare il caos silvestre, per celarne la sostanza vegetale, ignorando il mutare delle stagioni. Con l’intento di stanare il genius loci dalla flora ruderale, di Villa Medici o Castelporziano, evidenzia lo straordinario mimetismo dei resti archeologici; ruderi trasportati dal vento del progresso sulla spiaggia dell’oblio.


Dentro Roma
CARATTERISTICHE DELL’OPERA
- Dimensione del volume 24×32 cm;
- Rilegatura in pelle pieno fiore e tela;
- 300 fotografie;
- 440 pagina circa.

Le immagini di Listri sono metafisiche perché ritraggono i luoghi come interni silenziosi, vuoti e illuminati da una luce perfetta: i luoghi appaiono immersi in un’atmosfera surreale che ne idealizza la bellezza. Nel rapporto fra estetizzazione e sentimento del tempo, Listri celebra l’eternità di Roma, che sorvola con disinvoltura le epoche, confondendo passato, presente, futuro.
Renata Cristina Mazzantini
Scopri Dentro Roma.
