Preghiere a San Francesco
IL MANOSCRITTO W.322

presenta
Preghiere a San Francesco
IL MANOSCRITTO W.322

Treccani presenta una nuova perla che si aggiunge alla collana dei «Tesori Svelati»: il facsimile del ms. W.322 conservato in The Walters Art Museum di Baltimora, un prezioso libro d’ore con le preghiere di Anna Colonna a san Francesco, realizzato nel XV secolo da un artista meridionale dell’ambito di Zanino di Pietro.
"L’opera di mecenatismo culturale della Treccani si estende oltre confine, trasformando il passato in ispirazione globale"

Treccani estende così alle biblioteche statunitensi – non più solo italiane ed europee – la sua opera di mecenatismo culturale volta a riportare in Italia un codice conservato all’estero, pubblicandolo in facsimile e rendendolo fruibile a un pubblico di appassionati e studiosi. Continua inoltre la serie avviata con la riproduzione dei libri d’ore di Margherita d’Austria e poi di Cristoforo Colombo, entrambi conservati nella Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana a Roma.
“La conoscenza non conosce confini: dal passato al presente, dall’antico al contemporaneo, il sapere ci unisce”
Anna Colonna
È un’interessante figura di donna quella che traspare in filigrana dalle pagine di questo codice, dalle piccole dimensioni per essere agevolmente tenuto in mano da Anna Colonna, che vi trovava rifugio nella meditazione e nella preghiera.
Divenuta giovanissima principessa di Taranto in seguito alle nozze, nel 1425, con Giovanni Antonio Orsini del Balzo, si occupò delle questioni di governo durante le assenze del marito, del quale godeva piena fiducia. Lo rivela nelle pagine del commentario che accompagna il facsimile Carmela Massaro, che ha ricostruito il ruolo attivo ricoperto da Anna nella gestione dello ‘Stato’ orsiniano dal castello di Lecce, città al centro del grande territorio dominato dal principe, che ne fece anche un polo di attrazione artistico e culturale.
Una donna colta, dunque, abile nella scrittura e nel governo, che troviamo raffigurata di profilo, in ginocchio ai piedi di san Pietro martire, e riconoscibile per l’alto copricapo nella miniatura al f. 217r.



Il gusto esigente di Anna Colonna traspare dalla scelta dell’apparato iconografico. Al centro del codice, tra altri eroi della fede, volle una miniatura a piena pagina di san Francesco, «un uomo fatto preghiera», come lo definì Tommaso da Celano. La principessa di Taranto condivise infatti con il marito il rapporto privilegiato con i francescani, la cui devozione si intensificò in tutte le direzioni, e quindi anche nel Salento, dopo l’approvazione della Regola da parte di Innocenzo III.
Con questo oggetto piccolo, e grande per ciò che rappresenta, Treccani vuole dunque anche ricordare l’VIII centenario della Regola francescana, momento fondamentale di una presenza pervasiva e vivificante nella storia e nella cultura del nostro Paese e del mondo.


Caratteristiche dell'Opera
- Il manoscritto W.322 riprodotto in facsimile da Treccani nel 2023, di formato 75×106 mm, si compone di 231 fogli + controguardie ed è stampato su carta di pregio delle Cartiere Fedrigoni con trattamento di invecchiamento, oro satinato in lamina con doppio passaggio per la bulinatura.
- La legatura è in pelle in pieno fiore con fregio a secco sui piatti e sul dorso; cucitura e capitello sono eseguiti a mano; le chiusure sono in ottone brunito, applicate sul fronte e sul retro con fascette in pelle.
- Il commentario si compone di oltre 140 pagine con 33 tavole a colori fuori testo.
- Il facsimile e il commentario sono contenuti in un cofanetto a conchiglia.
- La tiratura è di 999 esemplari numerati da 1 a 999 e 6 esemplari fuori numerazione.

Il libro d’ore
I libri d’ore erano testi devozionali molto popolari. Destinati ai laici o a chi non faceva parte del clero, erano compagni quotidiani, presenze domestiche contenenti preghiere ordinarie e preghiere per occasioni specifiche, come la morte, la peste, la guerra, i viaggi o il maltempo.
Erano personalizzabili e potevano essere modificati in base ai gusti, al budget e agli interessi del singolo. Utilizzati soprattutto dalle donne, si stima che all’apice della loro popolarità fossero posseduti da una famiglia su quattro. Questi preziosi volumi sono finestre sul mondo medievale e sulla vita dei loro proprietari originari.
Il libro d’ore di Anna Colonna palesa una sfaccettatura particolare della contemplazione mistica con il divino: attraverso le tracce lasciate dall’intensa lettura delle diverse preghiere, attraverso l’usura degli angoli delle carte, più o meno scuriti dal continuo tocco delle dita, possiamo scorgere la vita spirituale di Anna e penetrare nel suo intimo. Questa affascinante prova dei momenti di raccoglimento privato, di appannaggio soprattutto femminile, ci riporta a un’epoca in cui la preghiera era una pratica costante, esercitata nel rafforzamento della convinzione profonda della concatenazione inevitabile tra esistenza terrena e vita mistica.

"Treccani con i Tesori svelati apre le porte del sapere a una comunità di appassionati e studiosi"
" Treccani con i Tesori svelati apre le porte del sapere a una comunità di appassionati e studiosi. "
